Voci dall’Universo
Gli allievi della Scuola di Recitazione protagonisti dell’installazione ideata da Davide Livermore e Paolo Gep Cucco
È stata inaugurata oggi, martedì 18 maggio, nel cortile del Rettorato dell’Università di Torino l’installazione multimediale “Voci dall’Universo”, ideata dal Direttore del Teatro Nazionale di Genova Davide Livermore e da Paolo Gep Cucco, direttore creativo di D-Wok. L’evento ha aperto il cartellone di UniVerso, ampio progetto culturale fatto di incontri, reading e performance, che l’Ateneo torinese rivolge alla comunità universitaria e alla cittadinanza tutta.
L’installazione video è stata realizzata con la partecipazione degli allievi attori della Scuola di Recitazione “Mariangela Melato” del Teatro Nazionale di Genova. Il progetto artistico nasce come riflessione sul nostro tempo, sulla socialità, sulle conseguenze della pandemia, sulla perdita di domani e sulla speranza nell’avvenire attraverso la creatività digitale. Sugli schermi led applicati alle quattro facce di un grande totem scorrono le immagini dei giovanissimi attori, che interpretano le parole di grandi scrittori, drammaturghi e musicisti, selezionate da otto studenti appartenenti a diversi Dipartimenti dell’Università di Torino.
I testi sono diversi per ogni attore: dal Faust di Goethe alla poesia di Alda Merini, da Calvino ad Orwell, da Meraviglioso di Domenico Modugno ad Across the Universe dei Beatles sino a un brano scritto direttamente da una delle studentesse che hanno collaborato al progetto. Il totem crea interazione con i passanti, che possono collegarsi a un’interfaccia web tramite smartphone e QR Code e “dialogare” con i video, giocando con filtri colorati e aggiungendo glitch e noise, effetti “virus” che “rompono” la fluidità dei racconti. Emblematicamente solo l’interazione di più utenti in contemporanea permette di cancellare gli effetti dal video e ascoltare le parti recitate nella loro completezza.
L’opera resterà esposta nel Cortile del Rettorato dell’Università di Torino in via Po 17 sino al 7 giugno.