Incontri
Dal 14 ottobre al 2 dicembre 2019 al Teatro Duse e nel Foyer della Corte
Il tema dei ruoli che gioca il potere tra gli uomini è, fin dalle origini, vivamente connesso alla storia del teatro e dello spettacolo.
Il nuovo ciclo di incontri curato da Angelo Pastore e Marco Salotti propone alcuni momenti della storia del potere attraverso la drammaturgia: dall’Orestea a Seneca, dal teatro shakespeariano a Schiller e alla scena moderna. Sei incontri per ragionare sui legami fra il potere e la drammaturgia di ogni tempo.
Letture a cura di Mercedes Martini.
Tutti gli incontri iniziano alle ore 18 e sono ad ingresso libero e sono organizzati con il sostegno di:
14 ottobre – Teatro Duse
Con Eva Cantarella e Manuel Giliberti
Le due massime espressioni del teatro, quello greco e quello elisabettiano, hanno al centro storie di sopraffazione e di avvicendamento del potere. Oreste e Amleto agiscono per vendetta ma anche per la casata e per il ruolo che gli è stato sottratto. Macbeth e Riccardo III diventano assassini seriali per conservare il trono. Di questi e altri classici, Eva Cantarella e Manuel Giliberti raccontano protagonisti e storie.
28 ottobre – Teatro Duse
con Gian Antonio Stella e Gualtiero Bertelli
Il cibo e le bevande sono formidabili strumenti di propaganda anche politica e la qualità della tavola imbandita si lega all’identità di chi la prepara. In una performance anche musicale, Gian Antonio Stella e il suo gruppo guidato dal cantautore Gualtiero Bertelli, ricordano, tra storielle e canzoni, quanto il potere si leghi al cibo.
11 novembre – Teatro Duse
con Walter Lapini e Margherita Rubino
Il filosofo Platone riteneva pericoloso il teatro e ne indicava i possibili danni nei dialoghi Repubblica e Leggi. Una vera e propria censura venne esercitata anche nel teatro secentesco inglese, fino all’editto del 1642 con cui vennero chiusi tutti i teatri del regno. Walter Lapini e Margherita Rubino ripercorrono la storia della censura, in particolare nel settore teatrale, fra interpretazioni, dibattiti e sanguinose repressioni.
18 novembre – Teatro Duse
con Giulio Giorello e Simone Regazzoni
In tutto il teatro elisabettiano, l’avidità di potere è causa di efferati crimini: mascherata come in Macbeth da predizione di un Destino ineluttabile o apertamente dichiarata tra sangue e uccisioni. Giulio Giorello e Simone Regazzoni rileggono sotto un’ottica anche filosofica, i problemi della coscienza che agitano re, condottieri e bastardi nella loro famelica corsa verso il Potere.
25 novembre – Foyer del Teatro della Corte
con Guido Paduano e Enrico Girardi
Re Filippo di Spagna contro il Grande Inquisitore, un Impero sconfinato condizionato da una teocrazia assai potente. Il grande dialogo tra due poteri assoluti costituisce, nell’opera di Verdi, il momento forse più intenso, problematico e profondo del conflitto tra uomo e religione. Guido Paduano ed Enrico Girardi propongono un excursus tra i drammi di Schiller e la monumentale opera della maturità di Giuseppe Verdi.
2 dicembre – Teatro Duse
con Nuccio Ordine e Enzo Roppo
Un letterato come Nuccio Ordine e un giurista come Enzo Roppo, ripercorrono la vicenda di Giordano Bruno, filosofo domenicano processato e condannato al rogo come eretico. Il drammatico destino del sapiente di Nola diventa un paradigma per raccontare la secolare battaglia di molti intellettuali che, in modi diversi, hanno osteggiato il potere.
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