
Lunedì 24 novembre è stato inaugurato il nuovo anno accademico 2025 / 26 della Scuola di Recitazione “Mariangela Melato” del Teatro Nazionale di Genova.
Sono 13 le allieve e gli allievi ammessi al nuovo Corso di Alta Formazione per Attore, selezionati tra oltre 650 candidature, dopo il superamento di tre diverse fasi di audizioni, che si sono svolte a Genova, a diretto confronto con il corpo docente e sotto la supervisione della Direttrice Didattica della Scuola Elisabetta Pozzi. Hanno tra i 19 e i 24 anni e vengono da ogni parte d’Italia: Napoli, Roma, Tarquinia, Perugia, Grosseto, Reggio Emilia, Savona, Genova, Alessandria, Torino e Milano.
Ecco i loro nomi: Tommaso Caldarella, Maria Teresa Campisano, Alessandro De Leo, Flaminia Mancin, Viola Maria Mondellini, Alberto Raffo, Pietro Ramello, Giacomo Secchi, Pietro Simoni, Laura Terenziani, Claudia Torchia, Marco Trusiani, Viola Ugas.
Gratuito e a frequenza obbligatoria, il nuovo Corso di Alta Formazione per Attore è formato da un triennio con mille ore di lezione per ciascuna annualità. Dopo il primo anno il Consiglio dei Docenti si riunisce per decidere quali studenti risultano idonei per proseguire gli studi mentre al termine del triennio è previsto l’esame per la qualifica di attore. Come già in passato, caratteristica fondamentale del lavoro della Scuola è il coinvolgimento delle allieve e degli allievi nelle produzioni e negli eventi promossi dal Teatro Nazionale di Genova.
Il corpo docente del primo anno è composto da Massimo Brizi, Enrico Bonavera, Mercedes Martini, Carlo Orlando (recitazione), Eva Cambiale (dizione), Francesca Della Monica (educazione della voce), Silvia Piccollo (voce e musicalità), Beatrice Travalca (consulente foniatria), Claudia Monti (tecnica del corpo), Daniele Granone (aikido), Renzo Trotta (drammaturgia), Margherita Rubino (teatro antico), Andrea Porcheddu (teatro contemporaneo).
A loro si aggiungono artisti e docenti esterni che periodicamente conducono workshop con gli allievi.
Le attività della Scuola di Recitazione si svolgono in convenzione con l‘Università degli Studi di Genova e sono sostenute da Regione Liguria e dal Ministero della Cultura, dal Comune di Genova, Fondazione Carige e BPER Banca.