«Non dite che siete scoraggiati, che non ne volete più sapere.
Pensate che tutto è successo
perché non ne avete più voluto sapere».
Giacomo Ulivi, partigiano ucciso a 19 anni
A ottanta anni di distanza da quel fatidico 25 aprile 1945, il Teatro Nazionale di Genova è orgoglioso di dare vita a un nuovo e articolato progetto culturale, interamente dedicato alla Liberazione. Seguendo la suggestione della memoria e delle testimonianze, da mantenere vive e presenti, e della necessaria riaffermazione dell’importanza e della bellezza della Costituzione Italiana, che proprio dalla lotta partigiana ha avuto origine, il Teatro Nazionale di Genova accoglie con gioia l’invito di Gad Lerner e Laura Gnocchi di trasporre in teatro il loro enorme lavoro di ricerca Noi, partigiani. Da questo prezioso incoraggiamento il direttore Davide Livermore, assieme alla regista Giorgina Pi, ha ideato una serie di iniziative – evento che rendono omaggio a tutte le forze che hanno contribuito alla liberazione di Genova e dell’Italia intera. D’oro – sesto senso partigiano, questo il titolo, sarà uno spettacolo, una installazione site-specific e un percorso partecipato di cittadini e cittadine di Genova.
Scrive Giorgina Pi: «D’oro sarà per sempre la storia di una generazione di ribelli che ha liberato l’Italia nel 1945. Il loro obiettivo era enorme: cessare la guerra per sdradicare davvero il nazifascismo. Una scelta di responsabilità collettiva, un’invocazione radicale di libertà. Una decisione estrema, un antifascismo esistenziale che pervase migliaia di persone giovanissime che cambiarono il corso della storia. Sedicenni che lasciano la propria casa per andare sulle montagne, altre che abbracciano l’attività clandestina all’insaputa della famiglia. Avevano al massimo poco più di vent’anni. D’oro era la loro ferma convinzione di trasformare la disperazione di un popolo in gioia. A partire dai meravigliosi racconti che ribelli quasi centenari fanno a Gad Lerner e Laura Gnocchi in Noi partigiani affideremo quella memoria luminosa a adolescenti che di quella esperienza si prenderanno cura a ottant’anni di distanza. Un atto psicomagico, una reincarnazione possibile e necessaria. Un dialogo tra esistenze ingiustamente spezzato, che ci chiama urgentemente adesso perché D’oro è il sesto senso partigiano, senza tempo».
È una vocazione rabdomantica che fa percepire la metafisica del fascismo, il pericolo diffuso: razzismo, sessismo, militarismo, retorica nazionalista e fa agire. Infine, non meno importante, D’oro è la medaglia alla Resistenza della città di Genova per la sua autoliberazione quando, quella sera del 25 aprile 1945 a Villa Migone, residenza del cardinale Boetto, il generale Günther Meinhold fu costretto a firmare l’atto di resa davanti all’operaio Remo Scappini, la cui moglie Rina, incinta, era stata seviziata dai nazifascisti fino a farle perdere il bambino. Quel foglio di carta al punto 2 imponeva che le truppe tedesche consegnassero le armi nelle mani dei partigiani. C’era scritto proprio così: partigiani. L’indomani entrarono in città gli americani, e rimasero stupefatti: «A wonderful job».
La mattina del 26 aprile Paolo Emilio Taviani, a nome del CLN, poteva annunciarlo via radio: «Per la prima volta nella storia di questa guerra un corpo d’esercito si è arreso a un popolo».
Progetto realizzato con il patrocinio di ANPI.
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Lo spettacolo D’oro. Il sesto senso partigiano è il momento culminante di un ampio progetto speciale che prenderà vita attraverso un percorso di incontri, pensati come tappe di avvicinamento alla giornata dell’Ottantesimo anniversario della Liberazione e rivolti principalmente alle nuove generazioni, oltre che a una serie iniziative partecipate che coinvolgeranno la cittadinanza.
Sono previsti gli incontri I pensieri e le parole della Resistenza, che coinvolgono in particolare modo Scuole e Università, lungo un arco temporale di quasi due mesi, mentre nelle giornate del 22, 23 e 24 aprile un ampio gruppo di cittadine e cittadini, guidato da Mercedes Martini, avrebbe dovuto essere protagonista delle Incursioni partigiane che, a causa del lutto nazionale, sono state sospese. Alcune incursioni verranno presentate giovedì 25 e domenica 27 aprile.
A dare linfa al progetto, ideato da Davide Livermore, un comitato d’onore composto dalla senatrice a vita della Repubblica Italiana Liliana Segre, il costituzionalista Augusto Antonio Barbera, il Presidente dell’ANPI Gianfranco Pagliarulo, il Presidente dell’Istituto Parri Paolo Corsini, e lo storico Giovanni De Luna.
Realizzato anche grazie al sostegno di COOP Liguria D’oro. Il sesto senso partigiano si avvale del patrocinio di ANPI, Istituto Nazionale Ferruccio Parri, Università Studi di Genova, Conservatorio Niccolò Paganini, Ufficio Scolastico Regionale Genova e della collaborazione di Fondazione per la Cultura Palazzo Ducale Genova, la Feltrinelli, Acquario di Genova e Teatro Necessario. Main media partner Rai Radio3.
Una replica speciale, venerdì 25 aprile a mezzogiorno, vedrà la presenza del Presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella.
Si ringrazia il Conservatorio Niccolò Paganini.
Durata dello spettacolo: 70 minuti circa.
Produzione
Teatro Nazionale di Genova
Direzione artistica
Davide Livermore
Drammaturgia, regia e video
Giorgina Pi
Interpreti
Monica Demuru, Valentino Mannias, Francesco Patanè, Aurora Peres
e con Silvia Filza, Pietro Muzzini, Mouhamed Ndiaye, Khadija Seye
con la partecipazione del Coro di Nuove Partigiane e Partigiani e di Cittadine e di Cittadini, guidato da Mercedes Martini:
Diego Francesco Cerami, Lorenzo Corsi, Michael Gift David, Gaia De Giorgi, Alvi Dema, Luciana Eni, Chiara Gallo, Marta Garofano, Simone Huber, Matteo Ippolito, Marta Parpinel, Nicolò Giacomo Pinna, Giulia Poloniato
Massimo Marco Bonfanti, Mattia Borsadoli, Oleg Lorenzo Bruno, Roger Casulli, Alessandra Cunietti, Isabella Durbiano, Lucrezia Lamazza, Sara Marini, Sara Pecoraro, Pietro Poggi, Margherita Spalla, Edoardo Tomatis, Sara Verteramo
Sara Antonellini, Giulia Baiardo, Niccolò Bellotta, Ilaria Maria Borzone, Modestina Caputo, Alessandro Castrovillari, Edoardo De Laurentiis, Andrea Fiorese, Emma Fresia, Veronica Laffi, Francesca Lugo, Camilla Maiocchi, Beatrice Morando, Filippo Nigro, Benedetta Pastorino, Daniel Sean Francis Rapallini Rizzo, Margherita Robbiano, Olga Rui Marchiò, Vincenzo Ruoppolo, Gabriele Russo, Federico Salvadori, Vittoria Maria Solari
Musiche
Valerio Vigliar e Cristiano De Fabritiis
Ambiente sonoro
Collettivo Angelo Mai
Luci
Andrea Gallo
Scene
Teatro Nazionale di Genova
Costumi
Giorgina Pi
Cinematografia
Bluemotion
Videoideazione
Con l’amichevole partecipazione di D-Wok
Assistenza alla regia e drammaturgia del movimento
Ambra Chiarello
Ci dispiace ma questo spettacolo al momento non è in programmazione