Una storia al contrario

Festival dell’Eccellenza al Femminile XX edizione

È un libro bello e feroce, quello che ha scritto Francesca De Sanctis, giornalista e critica teatrale. Un libro che è diventato spettacolo con l’attenta regia e la sensibile interpretazione di Elena Arvigo. Si tratta, come si dice in questi casi, di una “storia vera”: ed è un racconto che da privato e individuale si è mutato in un affresco generazionale. Sullo sfondo, la complessa vicenda dell’Unità, il giornale fondato da Antonio Gramsci che, nel 2017, sospende le pubblicazioni. Una storia personale, dunque, che chiama in causa la famiglia, gli amori, i figli, la malattia e che, al tempo stesso, si fonde con le vicissitudini di un mestiere e di una carriera da reiventare e ridefinire ad ogni passo.

«Hanno ucciso L’Unità»: è il 30 luglio del 2014 e in segno di protesta il giornale esce in edicola solo con poche pagine bianche. Il quotidiano sospende le pubblicazioni e in tanti perdono il lavoro. Tra questi anche Francesca, incinta di quattro mesi e già madre di una bimba di cinque anni. Un anno dopo la redazione riapre e lei viene di nuovo assunta, ma l’esperienza durerà poco; a giugno del 2017, L’Unità sparisce ancora dalle edicole. Francesca si ritrova in cassa integrazione, ma non si arrende.

Il suo è il percorso al contrario di un’intera generazione, quella di chi a venticinque anni ha già firmato un contratto a tempo indeterminato e a quaranta si trova a fare i conti con collaborazioni saltuarie e malpagate e una concorrenza spietata. Elena-Francesca, dunque, risale la corrente e la memoria e ripensa a tante cose: al padre scomparso prematuramente, ai suoi primi anni al giornale, ai viaggi e le interviste. Se non fosse che il suo corpo non regge lo stress. Ma è tremendamente difficile tenersi a galla in quelle maree.

Nella stessa sera in scena anche 4:48 Psychosis.

Durata dello spettacolo: 70 minuti.