Cosa era la Commedia dell’Arte? Chi erano i Comici e le Comiche? Quanto mistero e quanta fascinazione vi è dietro questa forma di teatro, tutta italiana, nata a metà del Cinquecento. Un’arte raffinatissima e popolarissima, complessa e immediata, affidata ad artisti – uomini e donne, per la prima volta sulla scena – che fecero del loro essere “girovaghi” vanto e stile di vita, riscuotendo successo in tutta Europa.
Ora, una giovane compagnia, Stivalaccio Teatro, riprende e porta con felicità all’oggi i “canovacci” della commedia dell’arte, con straordinario consenso di pubblico e critica. Questo Arlecchino muto per spavento è direttamente ispirato al canovaccio Arlequin muet par crainte, scritto agli albori del Settecento dal celebre Luigi Riccoboni, star dei palcoscenici francesi con il nome d’arte di Lelio.
«La trama – scrive il regista e drammaturgo Marco Zoppello – è quella classica della commedia, con un amore contrastato e i lazzi e le improvvisazioni lasciate ai personaggi e alle maschere che portano in scena». Insomma: vecchi pretenziosi, giovani innamorati, matrimoni combinati, servitori astuti – un Arlecchino troppo chiacchierone – e mercanti senza scrupoli. Ma al di là della storia, vibra il piacere raffinatissimo di un divertimento senza pari, una festa del teatro più puro e popolare, in cui la tradizione della Commedia dell’arte viene smontata e rimontata con gli strumenti interpretativi del XXI secolo. Uno spettacolo in cui fantasia, invenzione, improvvisazione si mescolano a amore, paura e dramma, celati dalle affascinanti maschere classiche. Per un lavoro che il critico del Sole24ore, Antonio Audino, ha definito «una partitura mimica e gestuale di infinita sapienza».
Durata dello spettacolo: 2 ore e 30 minuti con intervallo.
PROMO CARNEVALE
Se acquisti i biglietti il 13 febbraio prezzo ridotto a 14 euro per tutte le repliche.
Produzione
Stivalaccio Teatro, Teatro Stabile del Veneto, Teatro Stabile di Bolzano, Teatro Stabile di Verona con il sostegno della Fondazione Teatro Comunale Città di Vicenza e della Fondazione Teatro Civico di Schio
Regia
Marco Zoppello
Interpreti
(in o.a.) Sara Allevi, Marie Coutance, Matteo Cremon, Anna De Franceschi, Michele Mori, Stefano Rota, Pierdomenico Simone, Maria Luisa Zaltron, Marco Zoppello
Scenografia
Alberto Nonnato
Costumi
Licia Lucchese
Disegno luci
Matteo Pozzobon e Paolo Pollo Rodighiero
Maschere
Stefano Perocco di Meduna
Duelli
Massimiliano Cutrera
Consulenza musicale
Ilaria Fantin
Trucco e parrucco
Carolina Cubria
Assistente alla regia
Francesca Botti
Assistente mascheraia
Tullia Dalle Carbonare
Sede legale
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