Nel foyer della Corte alle ore 17.30.
Mercoledì 5 dicembre nel foyer della Corte alle ore 17.30 avrà luogo un incontro con Antonio Audino, consulente critico dello spettacolo di Aterballetto Tempesta, in scena al Teatro della Corte il 6 e 7 dicembre (giovedì 6 alle ore 19.30, venerdì 7 alle ore 20.30).
Critico teatrale de Il Sole24ORE e curatore e conduttore con Laura Palmieri de Il teatro di Radio3, Antonio Audino ha collaborato con il coreografo Giuseppe Spota al processo creativo di Tempesta. Attraverso letture ed immagini video di produzioni teatrali del dramma shakespeariano Antonio Audino esplora l’isola magica di Prospero e i temi principali dell’ultima opera di Shakespeare, che si ritroveranno in scena.
L’incontro di mercoledì sarà, quindi, una conversazione-guida con il pubblico per introdurre lo spettacolo, illustrando le peculiarità del testo, la sua genesi, i significati più profondi, le tante linee contenute al suo interno e le infinite possibilità di lettura. Sarà così più agevole seguire il lavoro coreografico, che non si avvale della parola e lavora soltanto sul linguaggio gestuale, procedendo in maniera particolare nell’attraversare i nodi della narrazione.
La tempesta è l’ultima opera scritta da Shakespeare, una sorta di testamento spirituale che, messo a confronto con gli altri capolavori del drammaturgo, rivela una forza particolare e tocca tematiche umane di grande profondità. Proprio per questi motivi Shakespeare adotta soluzioni formali e di racconto che non aveva mai usato in precedenza. Inoltre l’autore ragiona in quest’opera su temi di grande attualità per il suo pubblico, oggi non più evidenti al nostro sguardo, l’indicazione dei quali rende però ancora più affascinante la geniale linea compositiva della sua scrittura.
La comprensione di questi elementi può essere particolarmente utile per avvicinarsi alla rilettura in danza di Aterballetto. Qualche nota verrà riservata anche a William Shakespeare, che rimane una delle figure più misteriose della storia del teatro e della letteratura e che ci ha lasciato pochissimi “indizi” sulla sua reale esistenza e sulla stesura delle sue opere. Verranno poi forniti esempi video di alcuni degli allestimenti storici di questa commedia, da quello di Giorgio Strehler (esplicitamente citato in alcuni passaggi della coreografia) a quelli di Peter Brook, Greenaway e molti altri.
L’ingresso all’incontro è libero.