Fino al 19 marzo sarà possibile visitare gratuitamente la mostra performativa il lunedì dalle ore 16 alle 21 (ultimo ingresso ore 20.15) e dal martedì al venerdì dalle ore 12.30 alle 19 (ultimo ingresso previsto alle ore 18.30, prenotazioni aperte sul sito del Teatro Nazionale di Genova a questo link). Il pubblico avrà accesso da Piazza Matteotti in piccoli gruppi, secondo un protocollo che garantisce la sicurezza dei visitatori, dello staff e degli artisti coinvolti.
Il progetto EDIPO: IO CONTAGIO – Scena e parola in mostra nella Tebe dei Re, promosso dal Teatro Nazionale di Genova in collaborazione con la Fondazione per la Cultura Palazzo Ducale Genova, che lo ha accolto nei propri spazi, è nato come intervento immediato per riaffermare l’importanza della cultura teatrale in tempo di crisi e tutelare l’occupazione di attori e maestranze, nel momento in cui, in seguito al DPCM del 25 ottobre 2020, i teatri si sono trovati a dovere sospendere gli spettacoli per la seconda volta in pochi mesi.
«L’arte deve esistere e resistere», afferma il Direttore del Teatro Nazionale di Genova, Davide Livermore. Così, dopo avere lanciato una call per trovare i performer (oltre 150 le candidature arrivate), si è deciso di portare avanti il progetto e ultimare l’allestimento nel mese di novembre 2020, nonostante nel frattempo anche i Musei abbiano dovuto chiudere al pubblico. Curata dallo stesso Davide Livermore insieme a Margherita Rubino e Andrea Porcheddu, la mostra – ospitata nel Sottoporticato di Palazzo Ducale – è un percorso suddiviso in diverse stanze, dove ci si imbatte in maestosi cavalli, tappeti di sangue, una jeep esplosa, bestie macellate, mentre sei performer, ciascuno chiuso in un box trasparente, restituiscono frammenti del primo atto dell’Edipo Re di Sofocle, evocando mogli e madri che piangono mariti e figli, una comunità che si interroga sulla responsabilità dell’uomo nel disastro, capi di stato che cercano salvezza per il proprio popolo, in un crudele gioco del destino in cui si è ora vittime, ora colpevoli.
Ambientata in una Tebe devastata da un’inarrestabile pestilenza, la tragedia di Sofocle riflette in maniera implacabile il periodo storico che stiamo vivendo.
Ideazione Davide Livermore
A cura di Davide Livermore, Margherita Rubino, Andrea Porcheddu
Elementi scenografici del Teatro alla Scala
Testi da Edipo Re di Sofocle, riduzione di Margherita Rubino
Traduzioni in inglese Kiara Pipino
Allestimento
Assistente scenografa Lorenza Gioberti
Musiche Andrea Chenna
Luci Gianni Grasso
Fonica Edoardo Ambrosio, Luca Nasciuti
Macchinista costruttore Diego Paoli
Elettricista Stefano Monni
Aiuto assistente scenografo Nicolò Tomasi
Progetto grafico Emanuela Dellepiane
Stampe digitali Pitto P.Zeta
Video a cura di Squeasy Film
Performance dal vivo
Coordinamento Carlo Sciaccaluga
Attori e performer Agnese Ascioti, Sonia Convertini, Noemi Esposito, Nicolò Giacalone, Mirko Iurlaro, Davide Mancini, Matteo Palazzo, Enrico Pittaluga, Valeria Chiara Puppo, Marco Taddei, Demian Troiano Hackman, Irene Villa
Produzione Teatro Nazionale di Genova in collaborazione con Fondazione per la Cultura Palazzo Ducale Genova
All’interno della playlist dedicata sul nostro canale youtube è disponibile la video serie e un making of della mostra stessa e, per chi desidera approfondire il personaggio dell’Edipo di Sofocle e i temi della mostra, nuovi contributi video.
Tutti i video sono a cura di Squeasy Film.